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Museo di Capodimonte di Napoli - Pinacoteca

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Museo Nazionale di Capodimonte - Pinacoteca

Il Museo Nazionale di Capodimonte è uno dei più importanti Musei di Napoli e d'Italia, ubicato all'interno della Reggia omonima, nella località di Capodimonte: ospita gallerie di arte antica, una di arte contemporanea e un appartamento storico.
Ufficialmente inaugurato nel 1957, le sale della reggia hanno ospitato opere d'arte già a partire dal 1758, allorquando Carlo III di Borbone Re di Sicilia (ovvero Carlo VII di Napoli, secondo l'investitura papale) si pose il problema di fornire una degna sistemazione alle opere d'arte ereditate dalla madre, Elisabetta Farnese, facenti parti della sua collezione familiare, iniziata da Papa Paolo III nel XVI secolo e portata avanti dai suoi eredi. Conserva prevalentemente pitture, distribuite largamente nelle due collezioni principali, ossia quella Farnese, di cui fanno parte alcuni grandi nomi della pittura italiana e internazionale (tra cui Raffaello, Tiziano, Parmigianino, Bruegel il Vecchio, El Greco, Ludovico Carracci, Guido Reni), e quella della Galleria Napoletana, che raccoglie opere provenienti da chiese della città e dei suoi dintorni, trasportate a Capodimonte a scopo cautelativo (Simone Martini, Colantonio, Caravaggio, Ribera, Luca Giordano, Francesco Solimena). Importante anche la collezione di arte contemporanea, unica nel suo genere in Italia[3], in cui spicca Vesuvius di Andy Warhol.
Durante gli anni settanta furono ospitate una serie di mostre temporanee finalizzate alla conoscenza della produzione artistica napoletana: accanto a queste, nel 1978, Alberto Burri propose una mostra di arte contemporanea, il cui successo invogliò a crearne una permanente. A seguito del terremoto dell'Irpinia del 1980, grazie ai numerosi finanziamenti, il museo chiuse parzialmente per un totale restauro: nel 1995 riaprì il primo piano, mentre nel 1999 riaprì completamente; l'allora Soprintendente Nicola Spinosa, coadiuvato dall'arch. Ermanno Guida che ne curò il progetto di allestimento, si occupò della nuova collocazione delle opere, seguendo un ordine storico e geografico, privilegiando anche la provenienza degli oggetti, integrando la storia di questi con quella della loro musealizzazione.
Il Museo Nazionale di Capodimonte si estende sui tre livelli della Reggia e la disposizione delle opere risale agli ultimi lavori di restauro che si sono tenuti dall'inizio degli Anni Ottanta fino al 1999: al piano terra, ma sfruttando anche zone del seminterrato, sono posti i servizi per i visitatori e alcune sale didattiche, al piano ammezzato è il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e le esposizioni dell'Ottocento Privato e dei manifesti Mele, al primo piano si trova la Galleria Farnese, la collezione Borgia, l'Appartamento Reale, la collezione delle porcellane, la collezione De Ciccio e l'Armeria farnesiana e borbonica, al secondo piano è la Galleria Napoletana, la collezione d'Avalos, la sala degli arazzi d'Avalos e la sezione di arte contemporanea: quest'ultima continua anche al terzo piano dove è inoltre posta la Galleria dell'Ottocento e la galleria fotografica.
Progetto Prof. Arch. Ermanno Guida
Direzione Lavori arch. Liliana Marra